Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, Camera dei deputati, 4 dicembre 2006 Leggo francamente allibito e sconcertato le polemiche a mezzo stampa con cui si prenotano, con qualche anno di anticipo, le candidature alle principali cariche istituzionali, in una pura logica di lottizzazione partitocratrica. E’ assolutamente evidente che parlare ora di candidature al Comune di Trento per il 2010 è un modo del tutto irresponsabile di indebolire indirettamente l’attuale Sindaco di Trento e anche la vasta coalizione che lo sostiene. E’ altrettanto evidente che condizionare a questa ipotesi la ben più ravvicinata candidatura alla presidenza della Provincia autonoma di Trento è un modo di indebolire o condizionare unilateralmente la figura di Lorenzo Dellai, che, a tempo debito, andrà rilanciata sulla base di un accordo politico e programmatico e non di non troppo velati ricatti reciproci. E’ infine ancor più evidente che queste candidature non sono appannaggio futuribile di un finora inesistente Partito democratico, ma dovranno essere espressione condivisa, collegiale e corresponsabile delle coalizioni del centro-sinistra autonomista. Si sta profilando uno scenario in cui l’eventuale Partito democratico di “democratico” sul serio avrebbe ben poco, risultando al più dalla sommatoria e dai condizionamenti reciproci di due soli partiti della coalizione, che è assai più ampia, plurale e variegata. Con un po’ di malinconia, viene sinceramente da chiedermi: Partito “democratico” o Partito oligarchico? Mi pare che si stia partendo davvero col piede sbagliato e in questo modo è facile inciampare e farsi male da soli. E’ meglio fermare queste polemiche prima che sia già troppo tardi. Marco Boato |
MARCO BOATO |
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